Contributi a imprese area di crisi di Trieste per acquisto e sviluppo immobili
Contributi a fondo perduto concessi alle imprese insediate nell’area di crisi di Trieste per progetti per lo sviluppo delle aree industriali anche attraverso l'acquisto degli immobili locati
Sono beneficiari le imprese insediate nell’area di crisi industriale complessa di Trieste, o che intendono insediarsi prima dell’avvio del progetto, in possesso dei seguenti requisiti:
- essere imprese regolarmente costituite;
- non essere impresa in difficoltà;
- non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali previste dalla Legge Fallimentare;
- non essere destinatari di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231;
- non trovarsi nelle condizioni ostative alla concessione del contributo previste dalla vigente normativa antimafia;
- rispettare le norme vigenti in tema di sicurezza sul lavoro .
Sono ammissibili anche le iniziative avviate dalle imprese in data antecedente la presentazione della domanda e comunque entro il 13 novembre 2015
La durata massima prevista del progetto è pari a 36 mesi.
Il limite minimo di spesa ammissibile è pari ad euro 30.000,00 per la piccola impresa, euro 50.000,00 per la media impresa ed euro 200.000,00 per la grande impresa;
- il limite massimo di spesa ammissibile è pari a 1.500.000,00 euro;
- il limite massimo di contributo concedibile in regime de minimis ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 è pari a 200.000,00 euro fatto salvo il limite di 100.000,00 euro in caso di impresa unica che opera nel trasporto di merci su strada per conto terzi.
Oltre all’acquisto dell’immobile locato a prezzo di mercato attestato da perizia giurata indipendente, deve essere prevista almeno una delle seguenti spese:
- interventi di rilevanza urbanistica ed edilizia sull’immobile oggetto del progetto e sulle aree allo stesso funzionali, ad esclusione degli interventi di manutenzione ordinaria di cui all’articolo 4, comma 2, lettera a), della legge regionale 19/2009; per gli interventi si applicano le definizioni di cui all’articolo 4, commi 1 e 2, della citata legge;
- progettazione e direzione lavori, studi di fattibilità, spese di collaudo ed altre spese tecniche nel limite del 15 per cento;
- impianti, macchinari ed attrezzature destinati alla produzione, al settore amministrativo-contabile e alla logistica all’interno dell’unità produttiva oggetto del contributo;
- acquisto di arredi e mobili d’ufficio, ad esclusione di beni di lusso e ornamentali;
- attività di bonifica e messa in sicurezza, di cui al decreto legislativo 152/2006;
- rimozione di opere e manufatti in amianto
L’intensità del contributo è del 40%
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