Fino al 31 luglio la possibilità di chiedere la sospensione di mutui e leasing

Via libera formale alla proroga di sei mesi per la richiesta da parte di imprese in difficoltà, finora escluse dalla moratoria, della sospensione dei debiti.

 

 


 

 

Le banche inoltre possono mettere a disposizione delle imprese specifici strumenti di gestione del rischio di tasso relativamente ai finanziamenti per i quali si propone l'allungamento del piano di ammortamento, finalizzati a convertire il tasso di interesse del finanziamento da variabile a fisso o a fissare un tetto al possibile incremento del tasso di interesse variabile. Quanto ai finanziamenti in vista di un rafforzamento patrimoniale per quelle imprese che hanno già riagganciato la ripresa, l'importo, prevede l'accordo, sarà "proporzionale" al capitale effettivamente versato dai soci.

 

 

Le nuove 'norme' si rivolgono comunque a tutte le pmi di tutti i settori che però denuncino , da oltre 180 giorni, condizioni "in bonis", senza cioè posizioni debitorie classificate dalla banca come 'sofferenza', partite incagliate o esposizioni ristrutturate.
Le imprese, inoltre, nel periodo di sospensione dell'ammortamento del mutuo, devono aver pagato con regolarità gli interessi e, se del caso, devono alla fine del periodo di sospensione aver ripreso a pagare regolarmente le rate di ammortamento del finanziamento