Il costo del lavoro
Un approfondimento da www.dottrinalavoro.it al seguente LINK per approfondire come è composto il costo del lavoro
Il costo del lavoro viene calcolato prendendo a riferimento tre tipologie di dati:
- retributivi;
- contributivi/assistenziali;
- fiscali.
Per determinare il costo del lavoro generalmente si parte dal primo gruppo di dati, che compongono la base del calcolo, su cui vengono poi calcolati e aggiunti gli elementi del secondo gruppo.
Quando si parla di retribuzione lorda si fa riferimento a quell’insieme di somme e valori dovuti/corrisposti al lavoratore a vario titolo, che si è soliti indicare semplicemente come retribuzione (Ral nella sua accezione annua).
Questo insieme contiene una pluralità di elementi che possiamo distinguere, classificandoli in base a diversi aspetti:
- retribuzione minima, quella garantita dai contratti collettivi nel rispetto di quanto previsto dalla Costituzione, è composta generalmente dal minimo tabellare, o paga base, ex indennità di contingenza, dall’Edr, ove previsto, dai superminimi collettivi, dalle indennità di funzione e dagli scatti di anzianità;
- retribuzione diretta, quella corrisposta nel singolo periodo di paga come controprestazione dell’attività lavorativa espletata;
- retribuzione indiretta, quella a cui il lavoratore ha diritto pur non prestando la sua attività (ad esempio nel caso di ferie, festività, malattia, ecc.);
- retribuzione globale, che indica l’insieme di tutti gli elementi retributivi corrisposti al lavoratore; nel nostro ordinamento non è rinvenibile un principio dell’onnicomprensività della retribuzione, ai sensi del quale al fine di individuare la retribuzione utile al calcolo di determinati istituti indiretti debba farsi riferimento a tutto ciò che il lavoratore riceve dal datore di lavoro.
Nella costruzione di un costo è opportuno determinare la retribuzione globale che spetta nel periodo di riferimento.
Infatti si parla di costo orario, mensile, annuale del lavoro. Determinare la retribuzione spettante significa partire dalla retribuzione minima spettante per la categoria e il livello contrattuale fino a definire la retribuzione globale, in modo da considerare tutti gli elementi che influenzano il calcolo.
Un esempio pratico: