Il lusso e la manodopera low cost
Come è possibile che per alcuni grandi marchi della moda una borsetta costi 93 euro e venga venduta al pubblico a 1800? Indagini recenti dei carabinieri hanno portato anche alla segnalazione di alcuni grandi brand della moda per sfruttamento del lavoro. Il processo di produzione delle borse iniziava con la maison del lusso, che affidava la produzione a società appaltatrici italiane. Queste, a loro volta, subappaltavano la produzione ad aziende cinesi. Una volta che l’azienda del marchio di moda aveva approvato i prototipi e il campionario, appaltava i lavori alla società italiana che subappaltava a opifici cinesi, che abbattendo i costi grazie all’impiego di manodopera irregolare. Una borsa venduta nei negozi di lusso a circa 1.800 euro, prodotta a un costo di soli 93 euro. Questa cifra veniva pagata dall’azienda subappaltatrice non autorizzata, che a sua volta vendeva la merce all’azienda subappaltatrice autorizzata per circa 250 euro. Il prezzo veniva quindi ulteriormente gonfiato fino a quasi 2.000 euro, il costo finale esposto nelle vetrine delle città italiane e straniere.