PMI utilizzate il prestito partecipativo!
Uno dei fattori che più limitano oggi la crescita delle Pmi è la sotto-capitalizzazione, ossia lo scarso ammontare di capitale proprio. Il crescente ricorso al capitale di debito - per esigenze di gestione e investimento - ha dunque posto le basi affinché le imprese più piccole subissero uno squilibrio finanziario.
Una struttura del passivo debole e finanziare non ottimizzate richiedono interventi specifici che mettano a disposizione dell ' azienda liquidità a medio termine e che, allo stesso tempo, aumentino i mezzi propri (a titolo di aumento di capitale sociale).
Ciò anche al fine di aumentare il proprio rating ed incrementare le possibilità dell ' azienda di accedere ai finanziamenti bancari.
Una delle possibilità viene dalle stesse banche, che stanno iniziando a proporre il cosiddetto prestito partecipativo, uno strumento a medio termine (solitamente a 5 anni) che coinvolge i soci dell'azienda, condizionandone l'erogazione ad un loro impegno ad aumentarne la capitalizzazione.
Anche l'Avviso Comune firmato lo scorso anno da ABI (Associazione Bancaria italiana), organizzazioni industriali e Governo per introdurre la moratoria sui debiti delle Pmi ha esplicitamente promosso l'introduzione di strumenti finanziari dedicati ai processi di ricapitalizzazione.
In particolare, il punto 7 dell'Avviso stabilisce l'impegno da parte delle banche a prevedere un apposito finanziamento per le imprese che realizzano tali processi di rafforzamento patrimoniale: potranno essere erogati finanziamenti pari ad un multiplo dell'aumento di capitale effettivamente versamento dei soci.
Concesso nella forma di finanziamento chirografario, il prestito partecipativo richiede l'impegno da parte dei soci dell'impresa finanziata ad apportare capitale nella società attraverso l'accantonamento degli utili a fondo di riserva o il finanziamento in conto futuro aumento di capitale.
Di conseguenza, lo schema prevede una serie di obblighi: la banca si impegna ad erogare il finanziamento, la società a rimborsare il prestito pagando le rate stabilite nel piano di ammortamento, i soci ad aumentare il capitale netto secondo il piano di incremento stabilito con la banca.
I vantaggi per l'azienda: avere a disposizione risorse fresche a medio termine non vincolate alla realizzazione di investimenti specifici; consolidare il debito da breve a medio termine. Per i soci: dilazionare nel tempo l'esigenza di aumentare il capitale netto della società.
Per aumentare il ricorso a questo tipo di operazione, viene supportata attraverso garanzie consortili, che incrementano le chance di ottenere un prestito dalla banca, riducendo nel contempo i costi connessi.